marcolodi

Una birra si staglia sul tavolo la mia mano l'avvinghia cerco pensieri annegati nell'alcool il taccuino è ancora chiuso ho perso la penna è stata divorata dalle parole che una sera ti dedicai.

Il ciondolo cascò a terra; avevo solo sfiorato la cordicina che portavo al collo. Guardai il monile con fare quasi indifferente: era un regalo di Claudia. Per il mio compleanno. Tre mesi prima che finisse tutto. Era una piccola pietra dalle sfumature grigiastre e azzurrognole; mi piaceva, richiamava alla memoria quel lungo mese trascorso in Calabria, a casa sua -sull'azzurro mare del sud Italia . Ma ormai, inevitabilmente, era diventata un peso. Un ricordo ingombrante, oramai inutile. Come molti ricordi che noi tentiamo di salvare, giustificandoli dicendo che sono parte di noi -anche se negativi. Raccolsi la collanina dal marciapiede. La

La sigaretta sfila tra le mie labbra cercano un bacio forse il tuo nel fumo intravedo un volto dimmi che sei tu rinata dalla cenere ingannami con una carezza ho bisogno di sentirmi amato anche da un'allucinazione.

I vicoli mi attendono si ricordano del mio passato hanno memoria io l'ho perduta, dimenticata forse è tra le pagine di un libro a casa, su un tavolo ho paura di percorrerli lottare con i ricordi non fa per me, se disarmato eppure mi chiamano non posso fuggire dal mio destino anche se è il Passato.

Ascolta il silenzio delle mie labbra piangono un bacio in sospeso il tuo.

Getto la sigaretta in strada; non riesco più a sopportare il suo gusto. Ne ho fumate troppe. Non posso dare la colpa solo ad una causa: i motivi sono tanti, e perderei tempo solo ad elencarli. Sono un tabagista ormai da troppo tempo: saranno vent'anni. Solo Dio sa quanto ho speso tra pacchetti e accendini. Non posso farne a meno; quasi mi crogiolo nella felicità mentre mi corrodo il respiro aspirando il tabacco e il catrame. Fumare mi fa stare bene, mi rilassa. E mi uccide. Ho il cancro, non ho idea di quanto mi resti da vivere. Mesi, anni, sinceramente poco m'importa. Vivo da solo, in un bilocale; non ho una famiglia. Passo il temp